Perchè i bambini dicono di odiare una materia scolastica? Riflettiamo insieme
Spesso i nostri bambini ci dicono "mi piace Italiano, Matematica no", o al contrario "mi piace Matematica, Italiano no", oppure arrivano a pronunciare la parola odio "odio la Matematica!", "odio l'Italiano!". Cosa c'è dietro a queste parole?
I motivi per cui un bambino apprezza una materia e non un'altra, secondo un parere personale legato alla propria esperienza, può avere moltiplici cause.
Il mi piace corrisponde spesso alla facilità con cui la materia viene svolta, mentre il non mi piace può evidenziare la difficoltà nello svolgerla.
Analizziamo insieme gli aspetti rilevanti in questo processo:
1)L'INSEGNATE DELLA MATERIA: La capacità dell'insegnante di far comprendere i passaggi e i temi affrontati è senza dubbio fondamentale, ogni step deve essere consolidato per poter accedere a quello successivo. Inoltre è importante il coinvolgimento e la motivazione dell'insegnante quando spiega la propria materia, questo influenza la motivazione del bambino, ed è importante non dimenticare che per memorizzare il bambino deve essere coinvolto emotivamente, altrimenti l'apprendimento sarà legato al momento, quindi a breve termine e dimenticato in poco tempo.
L'insegnante fa la materia, un buon insegnante è gia un motivo per cui una materia può piacere o meno.
2) I MATERIALI CON LA QUALE VIENE INSEGNATA: I materiali di insegnamento sono fondamentali, più la materia viene rimandata al pratico e al quotidiano più diventa accessibile al bambino. Le spiegazioni devono essere alla sua portata, fatte per la sua mente e il suo modo di essere. Anche in questo punto è quindi sempre fondamentale il ruolo di chi insegna.
3) LA PRESENZA DELL'ADULTO: L'adulto e la sua vicinanza nell'apprendimento è importante. Un esempio si può trovare nella materia di Italiano, la lettura. Quest'ultima è fondamentale in un bambino, lo forma nella conoscenza e nella mente e quindi deve essere sempre presentata come gioco, divertimento, passatempo.. L'adulto è colui che accompagna il bambino in questo processo, lo fa dalla nascita, dal momento in cui inizia a raccontargli le storie, gli fa vedere le immagini (lettura per immagini), gli fa leggere le prime parole di un libro...
Come nell'esempio della lettura e in tanti altri casi, l'adulto deve accompagnare e facilitare il bambino fin dalla nascita portando avanti per lui quello che ancora non conosce e standogli vicino nel momento in cui inizierà a farlo da solo.
4) LO STUDIO COME ASPETTO FONDAMENTALE DELLA VITA: Lo studio è piacere, lo studio è conoscenza, lo studio è formazione, lo studio è una prospettiva per una vita migliore... Studiare una materia non deve essere mai legato a una punizione, deve nascere spontaneamente. E' giusto che il bambino sia guidato verso questo approccio, magari aiutato a trovare un metodo che renda il tutto piacevole. Per essere motivato ad apprendere cose nuove l'interesse deve nascere in lui, non certo obbligato da altri.
5)ASCOLTO E COMPRENSIONE DELLE DIFFICOLTA': Spesso come dicevamo "odiare" una materia significa avere difficoltà nel comprenderla, quindi dobbiamo chiedere e saper ascoltare i nostri bambini, senza rabbia o rancore, ma con il cuore aperto. Solo così arriveremo alle radici del problema e insieme poterlo risolvere. Magari dietro a tutto ci sono difficoltà di apprendimento e quindi il piacere della scuola deve continuare ì, magari con il supporto emotivo e didattico di un professionista.
Naturalmente non si vuole negare in alcun modo la libertà di preferire una cosa, rispetto ad un'altra. L'intento della riflessione era avvicinarsi al pensiero di quei bambini che nascondono dietro la parola "odio" delle difficoltà che meritano di essere ascoltate e superate insieme per una vita scolastica, ma anche della vita in generale, più serena.
Questi sono gli aspetti che ho analizzato e mi piacerebbe discutere con voi in merito all'argomento, commentate pure l'articolo liberamente, ringrazio chi lo farà.
@Educatrice Sara Lazzeri
Commenti e opinioni per crescere insieme
richichi
R
R:
esattamente!!
R: esattamente!!
In bocca al lupo
Filardi
R: Filardi
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